domenica 18 dicembre 2011

Frammenti di vita


La mia infanzia è qualcosa che ricordo con piacere, soprattutto i giochi all'aperto con i miei fratelli.
Ricordo il ritrovo di sempre "la quercia", alta, frondosa, accogliente, dalla quale partivano le nostre scorribande che si perdevano tra i prati e le ripide discese che noi, forti della nostra fantasia, affrontavamo scivolando su cartoni, a forte velocità, ebbri di gioia e di ingenuità. E ricordo anche i  giochi sul fiume, soli, padroni assoluti del silenzio che ci circondava, dei borbottii e del rumore monotono dell'acqua che scorreva, rotto solo dalle nostra grida, dai tonfi dei sassi, a chi li gettava più lontano e dai nostri saltelli da una pietra all'altra nel cercare di mantenerci in equilibrio per non cadere nell'acqua.

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